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Concetti generali
Per
il Vedanta l'accostamento all'Assoluto può avvenire non solo
per via mistica, ma anche per via metafisico-speculativa. Per seguire questo processo occorre partire
da un'esperienza integrale dell'individuo, non parziale o frammentaria
come avviene di solito. La filosofia occidentale si interessa soprattutto
dell'esperienza di veglia, cioè di una parte di coscienza.
Il Vedanta, invece, asserisce che se vogliamo speculare sulla Realtà
ultima, dobbiamo comprendere quell'integrale coscienza umana che
si svela non solo nell'esperienza di veglia, ma anche in quella
di sogno e sonno profondo. Prendendo in considerazione questa triplice
dimensione coscienziale, possiamo scoprire il Vero - Assoluto.
Ma per includere quest'intera possibilità dell'Essere non
è sufficiente la sola ragione discorsiva perché essa,
al massimo, riesce valida per l'esperienza di veglia;occorre una
facoltà superiore che sappia penetrare le cause prime della
triplice dimensione umana. Il problema Advaita è
questo: chi è Colui dal quale parte la conoscenza che a sua
volta ci fa comprendere ogni dato?
Notiamo dunque che il Vedanta non solo vuole conoscere l'oggetto,
non solo, ancora, la conoscenza in quanto atto dell'apprendere,
ma anche il Soggetto - Testimone conoscente.
Secondo l'Advaita esistono tre tipi di esperienza:
1) L'esperienza dell'oggetto-mondo sensoriale grossolano.
2) L'esperienza del mondo sottile mentale, quella delle ideazioni.
3) L'esperienza del Soggetto-Testimone cosciente, distinto dallo
spettacolo, oggetto di conoscenza. Una conoscenza implica un conoscitore.
Inoltre, l'Advaita Vedanta esamina la conoscenza-coscienza mediante
cui il conoscitore può percepire e comprendere l'oggetto.
L'Advaita prende in considerazione tutte le esperienze di cui si
è fatto cenno, e non solo ha dato ad esse una spiegazione
logico-speculativa, ma, con tecniche yoga adeguate, ha saputo penetrare
nel Soggetto-conoscente-agente, Testimone del tutto, realizzando
così la totale trascendenza dell'oggetto sensoriale e di
quello sottile mentale, con il susseguente riconoscimento che questi
non sono altro che semplici dati fenomenici.
Le modalità che portano all'integrale presa di coscienza
della Realtà ultima, sono:
a) Discernimento intellettivo (buddhi), appercezione trascendentale.
b) Il samadhi, come "esperienza" integrale diretta conscia.
Sovrasta la percezione di qualunque ordine. Il pensiero cessa di
operare.
(tratto dal Vivekacudamani di
Sankara - comm.
di Raphael - Ed. Asram Vidya)
Letture
a cura dell' "Oxford Centre for Hindu Studies" sulla filosofia
Advaita:
Teoria
e pratica dell'Advaita
Epistemologia
Advaita
Il
processo di cognizione
Queste
lezioni si sono tenute presso Michaelmas Term (Ott.-Dic. 2003). Il loro
scopo è quello di introdurre i principi basilari dell’Advaita da
Gaudapada, attraverso Sankara, fino agli Advaitin dei nostri giorni.
Esaminano gli aspetti filosofici dell’Advaita, il suo arricchimento
attraverso un dialogo produttivo con altre scuole e anche il suo impatto
sulla società. Queste lezioni sono destinate a studenti di Filosofia
Indiana, di Teologia e Religione e non richiedono una conoscenza
approfondita delle scritture Indiane. Possono avere particolare
interesse anche per gli studenti di Indologia e di Sanscrito.
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